Dati relativi a condanne penali e reati
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GPDP, Docweb 9737121, 16.12.2021 (3)
Massima (3) – La rievocazione di fatti del passato che non presentino un collegamento con l’attualità, costituendo esplicazione di un’attività storiografica, non richiede, per esplicare la propria funzione, la rinnovata divulgazione dei dati identificativi dei protagonisti, a meno che, conformemente a quanto ribadito dalla Cassazione a Sezioni Unite (19681/2019), i fatti non riguardino “personaggi che hanno rivestito o rivestono tuttora un ruolo pubblico, ovvero fatti che per il loro stesso concreto svolgersi implichino il richiamo necessario ai nomi dei protagonisti”.
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GPDP, Docweb 9737121, 16.12.2021 (2)
Massima (2) – La diffusione dei dati identificativi dell’interessata, in occasione della pubblicazione di un nuovo articolo incentrato su una vicenda avvenuta diversi anni prima rispetto alla quale la medesima ha peraltro da tempo scontato la relativa pena, non appare, nel caso in esame, bilanciata da uno specifico interesse del pubblico ad avere conoscenza dell’identità dei protagonisti e si rivela pertanto un trattamento non necessario, oltreché lesivo del diritto di essa a dimenticare e ad essere dimenticata, tenuto conto del tempo decorso e delle limitate dimensione della località in cui la stessa vive.
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GPDP, Docweb 9737121, 16.12.2021 (1)
Massima (1) – Pur non potendosi porre in discussione, in termini di opportunità, la libertà di un quotidiano o di una rivista di procedere alla rievocazione storica di fatti ritenuti importanti in un determinato contesto sociale e territoriale, in quanto espressione della libertà di stampa e di informazione tutelata dalla Costituzione, occorre tuttavia verificare nei singoli casi, conformemente a quanto ribadito dalla Cassazione a Sezioni Unite (19681/2019), se “sussista o meno un interesse qualificato a che essa venga diffusa con riferimenti precisi alla persona che di quella vicenda fu protagonista in un passato più o meno remoto; perché l’identificazione personale, che rivestiva un sicuro interesse pubblico nel momento in cui il fatto avvenne, potrebbe divenire irrilevante, per i destinatari dell’informazione, una volta che il tempo sia trascorso e i fatti, anche se gravi, si siano sbiaditi nella memoria collettiva”.
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Diritto all’oblio e trattamento di dati idonei a identificare l’interessato effettuato nella rievocazione storica di fatti di cronaca giornalistica
GPDP, Docweb n. 9737121 del 16 dicembre 2021 | Massime e Commento di Viviana Corda
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Diritto all’oblio e attività giornalistica: lecita la conservazione nell’archivio online di una notizia anche se non più attuale
GPDP, Docweb n. 9577346 del 25 marzo 2021 | Massime e Commento di Isabella Cardinali